17 lug 2012
Rileggendo la presentazione 2012 Mobile Trends di Forrester ho focalizzato l’attenzione su alcuni aspetti che saranno fondamentali per lo sviluppo di strategie di comunicazione e marketing sui dispositivi mobili nei prossimi mesi.
- Il mobile non è una replica “adattata” dell’esperienza di navigazione tradizionale su desktop/laptop;
- Il mobile è un ecosistema privato delle esperienze digitali delle persone, tra le quali: la ricerca, la navigazione, la scoperta, la condivisione, l’acquisto, la recensione, la vetrinizzazione del sé (che è in realtà il tratto comune di quasi tutte le altre esperienze);
- Lo schermo di un dispositivo mobile è uno spazio privato, ancor più dello schermo di un pc/laptop. Chi vuole entrarci deve farlo avvicinandosi al contesto privato del proprietario, dando potere a quest’ultimo più di quanto accada nelle situazioni tradizionali di utilizzo su computer fisso o portatile;
- Questo empowerment dell’utilizzatore di una applicazione mobile gioca un ruolo fondamentale nel successo della stessa: le applicazioni devono incontrare le aspettative che vengono dall’ecosistema privato rappresentato dallo smartphone/tablet. Diversamente sono destinate a fallire;
- Le applicazioni e le strategie mobile di successo saranno quelle che riusciranno a fornire una esperienza contestualizzata che riesca ad accogliere: la situazione di utilizzo, le preferenze personali (magari già raccolte in passato), le attitudini personali;
- La semplicità d’uso tenderà ad essere sempre più il valore maggiormente percepito di una applicazione mobile, più di quanto la stessa applicazione offra o prometta di fare;
- Una applicazione mobile deve fornire un’esperienza unica all’utilizzatore. Di questa necessità si è parlato anche negli ultimi 10 anni per tutte le applicazioni web in generale. In questo caso però l’esigenza si rafforza.
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Post pubblicato da Fabrizio Napoli il 17 lug 2012
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