27 mar 2013
Stefania Carini di Europa ha recentemente scritto che lo streaming online delle riunioni politiche ci riporta indietro di anni.
Come non darle ragione. L’ossessione per questa pseudo-trasparenza incarna tutti gli elementi del reality televisivo:
- la presunzione di verità/autenticità delle immagini in diretta
- la drammatizzazione dei contesti e dei dialoghi
- l’assoluto isolamento con il mondo esterno (gli streaming avvengono quasi sempre in luoghi chiusi al pubblico)
- la finzione di superamento della distinzione simbolica pubblico-privato
Ma c’è di più. Nella pretesa di farsi verità e strumento di partecipazione lo streaming politico diventa il suo esatto contrario: uno strumento di broadcasting puro e tradizionale e perciò verticale e assai poco partecipativo.
La Rete, che si vuole in questo modello comunicativo partecipe, è in realtà relegata a mero pubblico, spettatori a cui compete l’esclusivo esercizio del commento sui social per costruire quella immagine la cui invisibilità ha tanto angosciato i produttori televisivi per mezzo secolo : “il pubblico a casa”.
Il pubblico a casa, che prima chiamava Raffaella Carrà per indovinare il numero di fagioli nel barattolo e oggi va su Twitter e Facebook a commentare gli streaming. Dalle stanze dello streaming mai nessuna risposta a questo pubblico, almeno Raffaella Carrà salutava lo spettatore che telefonava.
C’era più partecipazione nel vecchio e caro broadcasting televisivo che nel reality dello streaming politico, cari appassionati della trasparenza digitale. Prendiamone atto o almeno discutiamone. Anche in streaming se volete.
Commenti (2)
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[...] pensiero simile è stato espresso QUI da Stefania Carini e QUI da Fabrizio Napoli, due articoli brevi che consiglio caldamente di [...]
Post pubblicato da Fabrizio Napoli il 27 mar 2013
in Ecologia dell'informazione, Internet, Media
15 aprile, 2013 H: 07:46
Mi trovi d’accordo sulla ossessiva pseuo-trasparenza. E mi piace quando scrivi che “Il pubblico a casa, che prima chiamava Raffaella Carrà per indovinare il numero di fagioli nel barattolo e oggi va su Twitter e Facebook a commentare gli streaming. Dalle stanze dello streaming mai nessuna risposta a questo pubblico, almeno Raffaella Carrà salutava lo spettatore che telefonava”. Quanto è vero…