25 set 2009
Era il “lontano” 2005 quando una ricerca commissionata dalla Hewlett Packard affermava:
I lavoratori distratti dalle email e dalle telefonate subiscono un calo del quoziente intellettivo più di due volte superiore a quello rilevato nei fumatori di marijuana
E la vita quotidiana non era ancora invasa dalle email in push sui Blackberry, dai tweet, dagli SMS e dai vari contenuti che inondano il web oggi. Un articolo del Technology Blog del Guardian ha esortato i lettori a confessare i propri sintomi di overload da informazioni e di dipendenza dal flusso di aggiornamenti sulle vite altrui emanato dal web, diffuso nei vari luoghi digitali (social network, telefoni, etc…).
Quali sono le conseguenze dell’Information Overload?
Le prime conseguenze osservate in alcune ricerche e nella analisi di alcuni fenomeni di cronaca sono abbastanza catastrofiche e inquietanti:
- Calo della produttività e della creatività
- Le continue interruzioni provocate dalle email in arrivo o dai vari aggiornamenti del lifestreaming altrui causano una perdita di tempo ben superiore a quella che deriverebbe dalla semplice lettura delle nuove informazioni. Spesso queste interruzioni vengono usate per leggere altre informazioni o eseguire altri compiti divergenti da quello su cui si era impegnati o attinenti ad altre sfere (familiare, affettiva), confermando una commistione tra tempi di lavoro, svago e consumo tipica della società attuale. Insomma si innesca una catena di distrazione continua e il ritorno alla concentrazione al compito originario comporta spesso un ulteriore consumo di tempo e risorse cognitive.
- Deficit dell’attenzione
- Questo ciclo di distrazione continua (o “continua attenzione parziale” come definito in una ricerca) presenta sintomi e caratteristiche simili a quelle dei disturbi da attenzione determinati su base genetica.
- Rivolta anti-tecnologica dei figli
- I protagonisti di questa rivolta neo-luddista sono i Blackberry Orphans, ovvero poveri figli ignorati da quei genitori impegnati costantemente a leggere e inviare email dal proprio Blackberry, che hanno sviluppato strategie di rivendicazione dell’attenzione come buttare nel W.C. il telefono di papà o imporre restrizioni precise alla mamma sull’uso dell’odiato oggetto.
Un approccio ad un uso sostenibile delle informazioni sul web
Gli imperativi sono:
- Ridurre il carico di informazioni
- Praticare una ecologia dell’attenzione
- Filtrare le informazioni
Alcuni consigli
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- Scrivere email brevi ed essenziali
- Limitare l’uso dei “cc” e “rispondi a tutti”: interessare solo le persone a cui serve effettivamente l’informazione
- Limitare l’uso delle email in mobilità (Yes we can!). Spegnere il blackberry quando si deve.
- Assegnare momenti specifici della giornata per leggere e scrivere email, non consentire alle email di arrivare ogni minuto
- Evitare di consegnare ansia ai destinatari con espressioni del tipo “prima possibile”, “con sollecitudine”, etc…
- Pensare prima di scrivere: il messaggio è veramente necessario? In questo senso sarebbe utile darsi anche una quota massima giornaliera di email da inviare…
- Social Network
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- Assegnare un tempo preciso della giornata alla consultazione degli aggiornamenti su Facebook, Twitter, Myspace, etc… Non lasciare aperti accessi e finestre, né tantomeno rendersi disponibili a tutte le ore in chat
- Limitare i retweet, i “condividi” e tutte le altre repliche di contenuto
- Blog, Feed e altri contenuti online
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- Usare le proprie reti sociali e le community come un valido filtro; è bene fidarsi delle segnalazioni di chi ha interessi simili
(dai una occhiata al Blogroll accanto dunque…) - Scrivere post brevi e significativi
(non come questo per intenderci…) - Ridurre i feed e le sorgenti di informazione selezionandole continuamente
(spero che tu abbia già aggiunto questo blog all’aggregatore quindi…) - Dedicare un tempo specifico della giornata alla lettura di questi contenuti e non “sforare”
- Usare le proprie reti sociali e le community come un valido filtro; è bene fidarsi delle segnalazioni di chi ha interessi simili
E per le chat e il telefono?
Qualcuno ha consigli da dare?
Commenti (4)
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[...] comunicativi, sorgenti di attenzione e fonti di informazione degli ultimi 3 anni si è parlato di ecologia dell’informazione, di inquinamento o overload informativo, di (eco)sistemi della conoscenza diffusi e in continuo [...]
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Post pubblicato da Fabrizio Napoli il 25 set 2009
in Ecologia dell'informazione
26 settembre, 2009 H: 06:42
Grazie per gli utili consigli, credo che comincerò a metterli in pratica da….lunedì!
Complimenti per il post
conci
8 giugno, 2011 H: 10:50
questo articolo è davvero valido, sono consigli molto utili nei quali non avevo mai pensato. Grazie per condividere questo post!
3 agosto, 2011 H: 15:44
It´s almost impossible to keep up with all the information streams. First there was mail, then cellphone messages, then Facebook, LinkedIn, Twitter… and know Google Plus. I would be so happy if someone would send me a real, oldfashioned letter…